Incontro con esponenti della comunità ebraica di Firenze

Domenica 16 marzo 2008, alle ore 10, nella   nostra chiesa di Colle, si è svolto il previsto Incontro  con i coniugi David e Rebecca, membri della Comunità ebraica di Firenze.     Era presente anche il prof.      Franco  Graif,  insegnante di filosofia e padre scolopio dell’Istituto di quella città.  Il signor David ha parlato  della spiritualità ebraica in relazione alla Festa più importante di quel popolo:  Pesach  (detta anche Pasqua  ebraica),    che quest’anno cade il 20 aprile (secondo il calendario gregoriano),           15 nissan 5768 (secondo il calendario ebraico)(1).  La signora Rebecca ha descritto la preparazione del Seder (parola che in ebraico significa “ordine”) e che indica la cena delle prime due sere di Pesach    (Festa che dura otto giorni / sette nello Stato di Israele), seguendo appunto un “ordine” di cibi e preghiere particolari. Prima della vigilia del Seder i bambini, a lume di una candela, cercano gli ultimi resti di cibo lievitato o  altro  che  ne  contenga (indicato  con  il termine  “chametz”)(2),   con una preghiera che chiede di annullare tutte le  briciole.Questi alcuni degli elementi del Seder: tre matzot,   che vengono tenute coperte da un panno, nell’ordine  (in senso antiorario) vi sono il “karpas”, solitamente un gambo di sedano che ricorda la corrispondenza della festività di  Pesach  con la primavera e la mietitura;   un piatto  di  “maror” o  erbe  amare   (solitamente un’insalata amara,  come  la cicoria)    che rappresenta  la  durezza  della  schiavitù;  una  zampa  arrostita  di   capretto chiamata  “zeru’a” che  rappresenta l’offerta dell’agnello presso il Tempio di Gerusalemme  in  occasione  di Pesach,  Shavuot e Sukkot;  un uovo sodo (“beitza”)   in ricordo  del lutto per  la  distruzione del   Tempio di Gerusalemme  (ad opera dei romani nel 70  d.C.),   e infine  una sorta   di marmellata   preparata con frutta secca, noccioline e vino (e altri ingredienti dolci) chiamato “haroset”  che rappresenta la  malta usata   dagli ebrei durante la schiavitù per fabbricare mattoni agli egiziani. David sottolineava come ogni ebreo, durante il Seder, deve vivere come fosse appena uscito dall’Egitto. Questo aspetto del Seder è molto simile a ciò che ogni  cristiano  deve vivere durante   l’Eucaristia:   come  se fosse presente  all’Ultima   Cena  di   Gesù   nel cenacolo.    David  e  Rebecca hanno regalato  alla chiesa  di  Colle un  bellissimo arazzo  raffigurante proprio l’Ultima Cena, collocato dal parroco sulla base dell’altare maggiore.

 

(1)   2009 = 9 aprile / 2010 = 30 marzo / 2011 = 19 aprile / 2012 = 7 aprile / 2013 = 26 marzo / 2014 = 14 aprile / 2015 = 4 aprile / 2016 = 23 aprile / 2017 = 11 aprile.

(2)  Durante tutto il periodo della festività non viene consumato cibo lievitato sostituendo il pane, la pasta e i dolci con le “matzot” (plurale di “matzat”) ed altri cibi appositamente preparati.

 





Il dono di Rebecca e David