Passo dopo passo ... ecco    Wilson Gredy

Il mio percorso artistico ha un prologo simpatico. Tutto nasce da Topolino. Si l'eroe dei fumetti. Non fu il personaggio in sè ad incuriosirmi, quanto il fumetto come espressione grafica e i disegnatori della Disney: cominciai ad osservare ed innamorarmi di quei segni morbidi, liberi, fluenti e così le pagine bianche dei miei quaderni pian piano cominciarono a riempirsi di innumerevoli scarabocchi. Intorno ai dieci anni scoppiò in me questo impulso fatto di linee primitive, personaggi di fantasia, storielle inventate: sognavo di diventare un disegnatore di fumetti.

Il mio prof. di artistica delle medie mi incoraggiava e mi consigliò studi artistici. La mia percezione delle cose intanto si stava sviluppando sempre più, così come il mio interesse per la storia dell'arte.

I miei anni di studi superiori all'istituto d'arte furono interlocutori, nel senso che il disegno progettuale d'arredamento prese il sopravvento sul disegno dal vero a cui mi sentivo più incline. Non furono anni sfruttati appieno a dire il vero, anche se molto significativi per la mia crescita.

Cinque anni passarono veloci come il vento e durante il servizio civile ebbi un incontro determinante con un tal "artista" a cui riconosco il merito di avermi dato la spinta decisiva per affrontare nuove avventure. Alla fine del 1997 dunque mi trovavo ad iniziare il corso di pittura all'Accademia di Belle Arti di Firenze.

I primi due anni non furono semplici. Non avevo mai affrontato il disegno del modello vivente dal vero e i primi risultati furono a dir poco disastrosi. La mano e la vista erano a dir poco lenti ed impacciati, notevole era il mio sconforto dinanzi a quei disegni che ancor oggi conservo (pochissimi ne ho buttati via. Conservo ancor oggi il mio primo disegno di fronte ad una donna nuda...ricordo ancora quell'imbarazzo...). Risuona ancora, se mi soffermo a ricordare, l’eco amplificato delle parole di biasimo dei lodevoli "professori accademici"(!), così dediti e laboriosi nel proprio compito di trasmissione dei difficili saperi artistici del disegno e della pittura!  

I risultati non si fecero attendere molto: con lento e faticoso esercizio e vinte le iniziali titubanze, cominciai a proporre il mio gusto verso il disegno e le prime esperienze con la pittura ad olio. I lavori mi aprirono mondi nuovi, il lavoro era costante, i ricordi e i profumi di quei momenti sono ancora vivi. Cominciai ad avvicinarmi agli artisti, alla contemporaneità. Giacometti, Bacon, Viani, Goya, insomma all'inizio non ero molto allegro nei riferimenti (J), avevo assorbito una sorta di gusto per l'esistenzialismo per farla breve. Cominciai a fare le mie prime esperienze espositive. Iniziarono anche nuove collaborazioni: teatrali, inizialmente come scenografo realizzatore, poi ideatore, infine anche in veste di attore: mi interessava l'integrazione di più generi artistici tant'è che la mia tesi accademica riguardò la Poesia Visiva fiorentina, la neoavanguardia fondata sulla interdisciplinarietà delle arti.

Conclusa l'Accademia il mio percorso artistico è venuto meno, i sogni e la poesia di possibili traguardi estetici si scontrarono con la dura realtà lavorativa e prospettive di tutt’altro genere. Ci sono stati periodi in cui l’attività teatrale assorbiva gran parte del mio tempo libero e la pittura era relegata in secondo piano. Nel frattempo, durante l’esperienza lavorativa presso una ditta di falegnameria, decisi di riaprire le porte dello studio, siamo nel 2003, per affrontare il corso biennale di specializzazione per insegnanti (la famigerata SSIS). Nel 2004, dopo vicissitudini questa porta si riapre e così ho intrapreso il corso a livello didattico per classi di concorso (la mia è la A021, ovvero discipline pittoriche). L'impostazione del corso era del tutto diversa dagli studi precedenti svolti all'Accademia, qua si doveva immagazzinare un ruolo diverso da una mera trasmissione artistica, ma bensì la trasmissione di una disciplina, con tutti i dispositivi connessi all'ambiente scolastico e le risorse umane che ne fruiscono. Il percorso è stato lungo e difficile, ma nel giugno 2006 ho visto anche questa luce e la piccola grande gioia di aver raggiunto un altro traguardo.

Il resto è storia recente, dopo aver trovato stimoli nuovi ed amicizie attraverso un lavoro part time, dopo aver conseguito un'ulteriore specializzazione d'insegnamento sul sostegno per i ragazzi diversamente abili, attualmente sto insegnando proprio in questa area all'istituto d'arte della mia provincia. Si stanno aprendo nuovi orizzonti alla mia formazione umana e professionale. Mi auguro che questa nuova impostazione quotidiana possa traghettarmi alla ripresa continuativa della mia creatività che non ho mai abbandonato e nonostante le difficoltà e gli impegni di stretta necessità non oso mai pensare di doverla abbandonare.

 

                                                                                                                                 Matteo Gradi   Colle 2008

Breve biografia artistica di Matteo Gradi

Matteo Gradi, nato a Firenze il 13/04/1976,  si è diplomato all’Accademia di Belle Arti di Firenze nella scuola di pittura del Prof. M. Canale nel Febbraio 2002. Dal 1999 espone in mostre collettive: la sua pittura è principalmente incentrata sull’introspezione umana, i suoi temi preferiti sono i ritratti, le persone, le atmosfere suggerite da grandi artisti contemporanei come Francis Bacon, Alberto Giacometti, Lorenzo Viani. Da anni realizza scenografie e allestimenti teatrali; negli ultimi tempi si è dedicato ad approfondimenti su nuove forme espressive e di comunicazione, realizzando progetti fotografici e recitativi.

             Principali  mostre collettive:

  • 2000 – Accademia d’Arte D. Scalabrino, Montecatini Terme (PT), Collettiva di artisti pistoiesi

  • 2000 – Palazzo Comunale, Pistoia, “Ospitare i Pellegrini”

  • 2001 – Concorso “Anziani”, Centro Diurno Monsummano Terme (PT), 2° classificato

  • 2001 – Mostra itinerante “Angeli”, Pistoia, Camaiore (LU), Venezia, Roma, Montecatini Terme (PT)

  • 2001 – Forte Stella, Porto Ercole (GR), Biennale di Arte Contemporanea

  • 2001 – Galleria Via Larga, Firenze, “Imminente” collettiva di studenti Accademia di Belle Arti di Firenze, California State University, The College of the Holy Cross

  • 2002 – Mostra “Immaginativa”, concorso 10x10, Siena, Santa Maria della Scala

  • 2003 – Elliot Braun Bar, Firenze, mostra fotografica in collaborazione con il fotografo L. T.

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Matteo Gradi vive e lavora a Colle di Carmignano

 

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